L'atteggiamento progettuale è stato animato dal massimo senso di responsabilità e per questo ha percorso l'unica strada possibile per non soccombere nella sfida con quella così forte carica espressiva del paesaggio : realizzare un'architettura connotata dalla massima semplicità costruttiva e dall'evidenza dei materiali onestamente dichiarati.
Non si è voluto trasformare un tratto di paesaggio agrario in industriale, semmai si è cercato di aggiungere un elemento artificiale al contesto naturale, senza modificarne il carattere e il significato di fondo. L'architettura ha introiettato l'immagine del paesaggio assumendolo come referente espressivo del progetto.
Pertanto nessuna volontà mimetica, nessun tentativo di nascondere l'intervento. Semmai la ricerca di una legittimazione della trasformazione, in un nuovo equilibrio tra natura e artificio, rendendo la nuova infrastruttura fisiologica al territorio e partecipe del suo ridisegno.
>> torna alla scheda